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Chi sta sponsorizzando la tua insanità? Chi ha fatto l’ordine del giorno?
(Carlos Castaneda)
Dopo la pubblicazione del mio articolo sulle nostre ipotetiche piccole possessioni da parte di esseri disincarnati, tanti mi hanno chiesto un approfondimento su questo fenomeno e sulla Spiritual Releasement, la tecnica per liberare (e liberarsi da) queste entità in modo definitivo.
Come accennato in quel post, la ricerca psichica, in particolare quella portata avanti dallo psichiatra Carl Wickland e più di recente dagli psicologi clinici William Baldwin e Edith Fiore ha dimostrato la frequentissima (l’esperienza suggerisce una frequenza di 8 persone su 10) presenza nel campo energetico di una persona di altre “presenze”, di energie dinamiche che sono attaccate al corpo eterico del soggetto e lo influenzano. Il termine migliore per definire questo gruppo eterogeneo di presenze è quello neutro di entità. Il tipo di influenza cambia secondo il tipo di entità e secondo il suo scopo (ammesso che ne abbia uno, il che spesso non è).
Queste ricerche pionieristiche trovano conferme continue nel lavoro quotidiano di numerosi terapeuti e operatori che, soprattutto nel mondo anglosassone, aiutano migliaia di persone a liberare il proprio campo sottile da queste presenze indesiderate. In Italia, soprattutto per la mancanza di letteratura e formazione specifica oltre che per ostacoli culturali che tendono a farci relegare questi fenomeni nell’ambito della superstizione, sono in pochissimi a conoscere adeguatamente questi temi.
Secondo gli studiosi, segni più comuni che consentono di ipotizzare la presenza, con sé, di energie non proprie (ma la loro assenza non sarebbe una garanzia che non vi siano) sono:
- sentirsi sempre stanchi e senza forze, o completamente esausti (il singolo segno più comune)
- disturbi del sonno (segno frequentissimo); spesso sogni o incubi strani e ricorrenti
- l’amplificazione delle proprie emozioni dolorose (ad esempio: sensi di colpa ingiustificati, disprezzo di sè, rabbia esplosiva…)
- il fatto che “da quel momento in poi” (da quell’evento, da quel viaggio, ecc.) qualcosa dentro non è stata più la stessa
- un umore altalenante, grande impulsività e comportamenti compulsivi
- inspiegabili scoppi di ira o di tristezza, tempeste emozionali
- sensazione di “non essere soli”
- chiedersi: “l’ho detto io?”, “l’ho fatto io?”
- problemi di dipendenza da alcool o sostanze
- scarsa memoria, poca concentrazione o difficoltà a pensare e decidere
- improvviso emergere di ansie o depressioni senza causa apparente
- improvviso emergere di disturbi fisici o dolori senza causa accertabile
- inspiegabili paure, fobie e attacchi di panico
- sperimentare un senso di distorsione del tempo o dello spazio
- sentirsi a disagio senza causa apparente in alcuni specifici luoghi o circostanze
- insistenti deja-vu
- rendersi conto che ci si boicotta attivamente in alcune aree della vita (es. perdendo il lavoro, o nelle relazioni)
Quali sono queste energie?
Per capire davvero, e per non spaventarci (perché non c’è nessun motivo di avere paura di questi argomenti, eccetto che per le superstizioni che li avvolgono), dobbiamo anzitutto capire che non esistiamo soltanto noi, il sole e le nuvole. Oppure: noi, gli alberi, gli animali, il mare e – al più – Dio.
Esistono diversi piani dell’esistere. Noi occupiamo il piano fisico, e vediamo e facciamo diretta esperienza di ciò che occupa il piano fisico. Ma esistono diversi altri piani c.d. “sottili”, che non possiamo vedere con gli occhi né toccare con le mani, ma che sono altrettanto reali di quello fisico. D’altronde, dovremmo ricordare alla nostra parte dubbiosa che “crediamo” in cose del tutto invisibili, come la ragione, il pensiero, le emozioni, la volontà…
Questi piani sottili sono popolati da energie ed entità di natura diversa dalla nostra. Ciascuna di queste energie può essere attratta, di solito ma non necessariamente per ragioni di affinità, dal nostro campo energetico e lì rimanere durevolmente, influenzandoci in modo sottile per il sol fatto di essere con noi.
Queste nozioni non sono nuove.
In realtà non c’è tradizione spirituale o religiosa che non contempli nel proprio corpus di conoscenza (ufficiale o meno) questo fenomeno: pensiamo ad esempio ai dybbuk dell’ebraismo oppure, in un ambito più ampio, ai jinn dell’islamismo e ai voladores dello sciamanesimo di Carlos Castaneda.
Vediamo quali sono i due tipi di entità più comuni che la nuova generazione di Terapeuti dello Spirito incontra nel corso di una sessione di SRT (Spirit Releasement Therapy – “Terapia” della liberazione spirituale, il nome dato dai padri fondatori della tecnica).
Spiriti rimasti legati alla terra
Gli inglesi li chiamano earthbounds. E’ il tipo di presenza che si riscontra con maggiore frequenza. Non sono altro che ex-viventi che al momento della morte non sono riusciti ad ascendere verso la Luce Divina. Non sono cioè riusciti a staccarsi dal piano fisico, pur non facendone più parte. Questo accade soprattutto in caso di morte improvvisa o violenta (cioè inattesa), oppure quando il vivente era attaccatissimo a un luogo o una persona e non vuole assolutamente lasciarla andare, oppure in circostanze di morte psicoemotivamente tragiche (ad. es. suicidi), oppure ancora quando la persona in vita non aveva coltivato minimamente questioni spirituali, non si era interrogata sulle “grandi domande”, e muore convinta che tutto ciò che esiste è ciò che si vede e si tocca.
Spesso queste entità sono confuse, si ritrovano ancora nel piano fisico ma prive di un corpo fisico. Hanno un corpo spirituale ma non capiscono ciò che accade: si sentono smarrite, hanno paura. Non sanno bene cosa fare, e questo le porta a essere naturalmente attratte verso l’aura dei viventi, a cui rimangono “agganciate” in cerca di conforto e per sperimentare ancora le sensazioni che provavano quando avevano un corpo. La loro presenza causa ai viventi disagi molto variabili: da semplici sensazioni che “qualcosa non torna” a uno dei segni elencati all’inizio dell’articolo, fino a problemi molto più intensi se c’è una ragione specifica dietro la loro presenza, come nel caso di qualcuno che odiava così tanto il proprio nemico che al momento della morte gli si è attaccato per cercare di vendicarsi in qualche modo.
Un fatto singolare, che molti non conoscono, è che può accadere che ci si vada a sottoporre a una sessione di Ipnosi Regressiva per curiosare sulle proprie vite precedenti e la narrazione che emerge appartenga in realtà alla vita precedente di un earthbound. Ecco perchè la SRT, con relativa liberazione dell’earthbound legato a sè, dovrebbe precedere qualunque seduta di Ipnosi Regressiva, la quale comunque va gestita con competenza e attenzione per le ragioni che ho esposto in questo articolo.
Salvo casi particolari, l’operatore di solito convince questo tipo di entità a lasciare il campo energetico della persona. Questo avviene motivandoli e accompagnandoli amorevolmente a riprendere il loro cammino evolutivo, abbandonando una situazione di stallo che è dannosa tanto per loro quanto per il loro ospite.
Esseri oscuri
La loro presenza è relativamente frequente. A differenza degli earthbounds non hanno mai avuto un corpo fisico. Sono energie che si sono distaccate dall’Uno (Luce Divina) scegliendo di percorrere la via oscura. Diversamente dagli earthbounds non sono collaborativi, nel colloquio con l’operatore sono ostili e non hanno nessuna intenzione di andarsene spontaneamente. Sono molto attivi nel campo energetico del loro ospite, dove sarebbero all’origine di comportamenti compulsivi, dipendenze, emozioni violente, sensi di colpa e molte disarmonie.
La loro rimozione avviene con il supporto delle Forze di Luce, che li conducono in un luogo appropriato sul piano del Divino dove non possono nuocere. Non di rado questa rimozione comporta mutamenti drastici nel campo emozionale della persona che li ospitava, togliendo energia a parti di sé fino allora molto dolorose.
A volte, questi esseri non sono soli ma si presentano in moltitudine. Qui la loro rimozione può essere più impegnativa, e i benefici ottenuti più incredibili.
Esperienze condivise suggeriscono che circa 8 persone su 10 subiscono qualche tipo di interferenza da parte di energie estranee, che anche in mancanza di segni eclatanti alimentano in modo sottile ma insistente le emozioni dolorose (sensi di colpa, bassa autostima, solitudine, ecc.), di cui si nutrono e che a loro volta amplificano.
Oltre a earthbounds ed esseri oscuri, ci si può imbattere con minore frequenza in altre forme di energia. Vediamo le principali.
Forme-pensiero
Per capire a fondo che cosa è una forma-pensiero occorrerebbe prima spiegare molto bene che cosa è il pensiero. In massima sintesi diciamo che il pensiero ha una natura estremamente plastica e che, secondo la tradizione occulta, i pensieri molto pensati giungono a strutturarsi in forme stabili di pensiero che in qualche modo hanno una vita (cioè una energia) propria. Questa energia può originare nel soggetto stesso o provenire da altri soggetti che hanno generato il pensiero, e si alimenta dell’energia dell’ospite interferendo con i suoi processi emotivi e mentali insinuandovi reiteratamente i contenuti che la forma-pensiero veicola.
Le forme-pensiero possono essere relativamente innocue ma anche estremamente dannose, e spesso la loro eliminazione è immediatamente percepibile dalla persona, che si sente improvvisamente liberata di una parte di sé estremamente disfunzionale.
Spiriti della natura, Elementali
Si tratta di forze di energia primordiale, tendenzialmente di natura positiva, la cui presenza costituisce comunque una interferenza disarmonica nella vita della persona. A volte queste entità sono molto “arrabbiate” perché inconsapevolmente la persona ha stravolto il loro habitat naturale (ad esempio abbattendo un vecchio albero in giardino) e per questa ragione rimangono vincolate al campo energetico dell’ospite. L’operatore possiede gli strumenti per convincerle a distaccarsi.
Dispositivi ET
Molti stentano a crederci (chissà poi perché), ma è una risultanza consolidata nell’esperienza dell’SRT che occasionalmente ci si imbatta nella presenza nel corpo eterico non di extraterrestri, ma di dispositivi orbitanti nel campo eterico della persona che hanno origine extraterrestre. Va ben chiarito che non si tratta di dispositivi meccanici con una loro consistenza materiale, ma di oggetti eterici, cioè appartenenti a un piano non fisico, inseriti remotamente nel campo magnetico della persona (quindi: nessun rapimento).
Per lo più sono presenti a scopo di controllo, studio e ricerca. Tuttavia, possono interferire in molti modi con la vita del soggetto ospite. E’ possibile prendere contatto con coloro che li hanno concepiti per esplorarne motivazioni e funzione. E’ anche possibile rimuoverli.
Parti di sé frammentate
Sembra che in alcune circostanze della vita, ma specialmente quando – soprattutto da bambini – ci si imbatte in forti traumi, così forti da non avere le risorse per affrontarli ed elaborarli, una parte di sé può distaccarsi energeticamente dall’interezza del Sé, e in qualche modo vivere di vita propria (un po’ come avviene per le forme-pensiero). Ciò determina spesso vaste zone d’ombra nel vissuto e nel comportamento del soggetto, che letteralmente non ha contatto con una parte di sé; che in effetti è ora con lui ma all’esterno di lui.
L’operatore può ricondurre queste parti frammentate a unità, riportandole al loro giusto posto.
Spiriti di animali domestici
Può accadere, pare, che un animale molto affezionato e molto amato rimanga trattenuto nel campo energetico del suo compagno umano, e non riesca ad andare oltre. Questo accade più facilmente per i cani, più di rado con i gatti. Anche loro possono essere liberati dal terapeuta e riprendere il loro cammino.
Parlando di animali domestici va citata la possibilità che vi siano entità che si legano al loro campo aurico. Si tratta di solito soprattutto di spiriti Elementali, che possono attaccarsi “per gioco” causando però diverse interferenze e a volte, forse, vere e proprie malattie. Gli animali sono anche influenzati da presenze nell’ambiente circostante (es. nell’abitazione).
Esistono molte altre possibilità, secondo gli studiosi SRT, che includono accordi e patti che ci si porta dietro da vite precedenti; maledizioni anch’esse remote; corde invisibili che legano ad altre persone e vanno recise; veri e propri attacchi psichici condotti consapevolmente o inconsapevolmente da altri individui.
Ciascuna di queste possibilità presenta la propria particolarità, la propria storia e costituisce una sfida a sé stante per il terapeuta, che non di rado deve far regredire il soggetto in ipnosi a esistenze precedenti per risalire all’origine di queste presenze.
Una citazione a parte meritano quegli earthbound che non sono legati a viventi, ma a luoghi. Non sarebbero altro che i famigerati “fantasmi” della credenza popolare, ex-viventi inesorabilmente (e spesso drammaticamente) legati a luoghi specifici, per loro di grande importanza quando erano in vita. Possono interferire con questi luoghi in modi molto diversi, il più delle volte sottili e a volte sottilmente e insospettabilmente dannosi. Il “terapeuta” spirituale può aiutare anche loro a proseguire nel loro cammino evolutivo abbandonando i luoghi cui non appartengono più.
Ci sono diverse metodologie per scoprire se una persona (o un animale, o un luogo) ha attaccate a sé delle energie estranee, e diverse tecniche per rilasciare queste energie. La più comune e razionale è l’ipnosi, di cui la Spirit Releasement Therapy costituisce una pratica specifica con le sue metodiche e le sue regole, e gli stessi livelli di grande sicurezza propri dell’ipnosi.
Non è strettamente necessario che l’ipnotista faccia il lavoro direttamente con la persona che vuole essere esaminata e “liberata”. Sembrerebbe’ possibile infatti anche eseguire sessioni di SRT remota, utilizzando una terza persona al posto del soggetto. Questa persona è dotata di una buona ricettività e sensibilità verso i piani sottili, e attraverso di lei (indotta in ipnosi) il “terapeuta” esegue tutto il lavoro necessario. Questa pratica consente spesso una più immediata efficacia operativa, perché evita una serie di intoppi che possono presentarsi nel lavoro diretto con la persona (es. paure culturali della persona, resistenza di alcuni soggetti all’induzione ipnotica, ecc.). L’operatore prima di procedere fa in modo di acquisire remotamente il consenso del Sè Superiore del soggetto cui è destinato il lavoro.
Per quanto riguarda la sessione diretta, questa può svolgersi sia in presenza che a distanza, perché operando sul piano sottile lo spazio e la fisicità non hanno valore. E’ non occorre “crederci” perchè come in ogni ipnosi la persona rimane sempre completamente consapevole di tutto quel che accade, ed è testimone dell’indagine del campo aurico che si va svolgendo.
La liberazione delle entità attaccate, secondo la letteratura, è quasi sempre definitiva, fermo restando che la suscettibilità individuale alle “invasioni” dipende da diversi fattori e va affrontata separatamente. Alcuni fattori di suscettibilità sono l’uso di sostanze che abbassano il livello di controllo e di coscienza (es. abuso di sostanze), periodi di indebolimento psicofisico, il soggiorno in luoghi notoriamente popolati da entità vaganti (ospedali, luoghi di sofferenza, osterie o altri posti di dipendenza).
Cosa ci si può aspettare dopo una sessione di SRT? A volte i cambiamenti sono drastici, si assiste a una sparizione pressochè immediata di disagi che accompagnavano la persona magari da molti anni. Altre volte, si avverte inizialmente un senso di alleggerimento (e non di rado inizialmente anche di mancanza) e ritrovata serenità, e ci si accorge poi via via col trascorrere dei giorni e delle settimane che qualcosa dentro di sè è cambiato. Si modifica così e diventa più spontaneo e vero il contatto con le proprie emozioni, con i propri pensieri, e con le loro manifestazioni.
Naturalmente se a seguito di una energia estranea che magari si accompagna a noi da moltissimi anni abbiamo elaborato, per esempio, una tendenza esasperata a sentirci in colpa in modo smisurato, la mera liberazione da questa energia il più delle volte non farebe scomparire immediatamente il senso di colpa. Ciò perchè su questa nera emozione, distorta all’origine, abbiamo costruito nel tempo una struttura di pensieri, convinzioni (“io non valgo nulla”) e sentimenti dolorosi che ora pian piano ci troveremo a modificare. Ma il fatto straordinario è che alla nostra emozione dolorosa abbiamo tolto il nutrimento, il motore, ciò che alimentava quella distorsione emozionale. In tal modo tutto tende o quantomeno ha il potenziale per spontaneamente e progressivamente rientrare.
Questo è agevolato dal fatto che il lavoro non si limita a liberare le entità estranee, ma con esse (per il tramite della persona sotto ipnosi) l’operatore intesse un dialogo che consente nella maggior parte dei casi di conoscere e circoscrivere l’ambito nel quale la persona ha risentito di queste presenze. La possibilità che ne deriva è così quella di focalizzarsi ed elaborare consapevolmente le parti di sè che risentivano dell’influsso delle energie ora liberate.
Ovviamente parliamo di una forma di intervento sul piano spirituale; disagi psicologici o emotivi andranno indirizzati rivolgendosi alle adeguate terapie riconosciute.
La pratica della Spiritual Releasement (SRT) è condotta con compassione, rispetto e adeguata considerazione per tutte le parti in causa, incluse le entità che finalmente possono proseguire il loro percorso evolutivo o confluire nella Luce di Dio abbandonando il sentiero oscuro. Tutto procede verso la sua risoluzione per il Maggior Bene.
[Nota importante: Nonostante l’uso informale, di derivazione anglosassone, dei termini “terapia” e “terapeuta” la SRT non costituisce terapia e l’operatore non è un terapeuta. La SRT è una tecnica di azione spirituale e l’operatore è al servizio di questa azione. Qualunque sintomo fisico o psichico va riportato al proprio medico curante per la diagnosi e le valutazioni del caso.]
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