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«Quando era una bambina di nove anni regolarmente vittima delle violenze del padre alcolista, al ritorno da scuola rimaneva seduta tremante tutti i giorni sulle scale di casa ad aspettarne il ritorno, sapendo che sarebbe stato ubriaco e violento come al solito.
La bimba aveva pregato Dio di venire a salvarla ma le sue preghiere non avevano avuto risposta, così chiese al Diavolo di venire ad aiutarla.
Il diavolo (o un suo affine oscuro) venne e divenne il suo compagno, ma il padre rimase abusivo. Venticinque anni dopo, e mentre lottava per uscire dalla sua stessa dipendenza dall’alcool, la donna identificò infine dentro di sè quella tenebrosa presenza che aveva invitato tanto tempo prima, e le disse addio. »
C’era una volta la possessione, la possessione “demoniaca” per l’esattezza. Questa aveva diversi vantaggi: a) era rara; b) era veramente terribile e incredibilmente spaventosa; c) rientrava nella competenza di intervento super-specialistica dell’esorcista, uno strano e ugualmente raro ometto detentore di incensi e formule latine misteriosamente efficaci a debellare l’oscura presenza.
Tutto sommato, per quanto sembri apparentemente paradossale, l’assoluta eccezionalità del fenomeno faceva dell’indemoniato un esemplare umano a parte, decisamente molto lontano da noi e – ammettiamolo – questa lontananza era molto rassicurante.
Eppure un giorno qualcuno ritenne di scontrarsi contro l’evidenza che se estreme manifestazioni psicotiche potevano essere ascritte a possessioni demoniache (e all’inverso, come più prosaicamente ripete oggi la psichiatria, estreme possessioni demoniache possono ascriversi a forme psicotiche), esiste anche una vastissima terra di mezzo fatta di disagi psichici meno clamorosi anch’essi attribuibili a forme di possessione.
E’ il 1924 quando lo psichiatra americano di origini svedesi Carl August Wickland pubblica in un libro le risultanze sconvolgenti di un lavoro lungo molti decenni. Il libro si intitola Thirty Years Among the Dead e non è mai stato tradotto in italiano.
L’affermazione rivoluzionaria di Wickland è che la gran parte dei disturbi psicologici e mentali, da molte forme di ansia fino alla depressione e alle psicosi passando per le manie, non abbiano un’origine psicodinamica o biologica ma siano dovuti a “infestazioni” di entità disincarnate, un tempo esseri viventi che al momento della morte non sono riusciti ad ascendere alla Luce. In effetti, il nome giusto sarebbe “ossessione”, più che possessione, ma nell’italiano corrente questo vocabolo ha assunto altri significati.
Scrive il dottor Wickland:
«[Subito dopo la morte del corpo fisico] molti si trovano in uno stato di torpore profondo, altri sono smarriti o confusi; menti inquiete possono essere invase dalla paura di strane oscurità che gli si presentano; soffrono nell’angoscia o nel rimorso la loro condotta terrena; alcuni, spinti da inclinazioni egoistiche o malvagie, cercano uno sfogo per queste forze, rimanendo in questa condizione fino a quando i desideri distruttivi sono cresciuti a dismisura e le anime riescono a invocare luce e comprensione, e gli spiriti progrediti possono finalmente raggiungerle e aiutarle.
Mancando di corpi fisici attraverso cui dare forma alle propensioni terrene, molte intelligenze disincarnate sono attratte dalla luce magnetica che emana dai viventi e, consapevolmente o inconsapevolmente, si attaccano a queste aure magnetiche, trovando un canale di espressione nel fatto di influenzare, ossessionare o possedere esseri umani. Tali spiriti impositivi influenzano gli animi delicati con i loro pensieri, dispensano loro le proprie emozioni, indeboliscono la loro forza di volontà e spesso ne controllano le azioni, generando grande afflizione, confusione mentale e sofferenza.
Questi spiriti rimasti legati alla terra sono i supposti “demoni” di tutte le epoche; “demoni” di origine umana, sottoprodotti dell’egoismo umano, dei falsi insegnamenti e dell’ignoranza, ritrovatisi senza nemmeno capire come in un’esistenza di spiriti e lì trattenuti dalle catene dell’ignoranza.
L’influenza di queste entità disincarnate è la causa di molti degli eventi oscuri e inesplicabili della vita terrena e di una larga parte della miseria del mondo. La purezza della vita e del proprio intento, o una grande intelligenza, non offrono necessariamente protezione da queste ossessioni; riconoscere e comprendere questi fenomeni è l’unica tutela possibile.
Le condizioni fisiche che consentono questa intromissione sono diverse: lo sconfinamento avviene spesso per una suscettibilità e predisposizione naturale, un sistema nervoso logorato o uno shock improvviso. I disordini fisici sono conduttivi all’ossessione, perché quando le forze vitali si abbassano c’è meno resistenza e gli spiriti intrusivi accedono con facilità , sebbene spesso nè il mortale nè lo spirito è consapevole della presenza dell’altro.
Questa invasione altera le caratteristiche della persona, manifestandosi in una personalità apparentemente cambiata, a volte simulando personalità dissociate o multiple, e frequentemente causa una palese disarmonia mentale, che varia nel grado da una semplice aberrazione mentale fino a includere tutti i tipi di demenza, isteria, epilessia, melanconia, psicosi traumatica, cleptomania, idiozia, mania religiosa e suicidaria, come anche amnesia, invalidità psichica, dipsomania, immoralità , zoorastia funzionale, atrocità e altre forme di criminalità .
L’umanità è circondata dall’influenza-pensiero di milioni di esseri disincarnati, che non sono ancora giunti alla piena comprensione degli scopi superiori dell’esistenza. Prendere coscienza di questa realtà significa capire l’origine di molti pensieri spontanei, emozioni, strani presagi, stati d’animo cupi, irritabilità , impulsi irragionevoli, esplosioni temperamentali irrazionali, infatuazioni incontrollabili e innumerevoli altre bizzarrie mentali.»
Ovviamente per potere considerare adeguatamente le scoperte del dr. Wickland dobbiamo avere la disponibilità di mettere da parte alcune convinzioni radicate, specie nella nostra cultura cattolica, che pochi hanno mai messo seriamente in discussione.
Ad esempio la convinzione che dopo la morte le anime vadano in un Altrove (o Aldilà che dir si voglia) spazialmente lontano da noi, mentre la ricerca psichica mostra con sufficiente certezza che questo Aldilà è verosimilmente frammisto alle nostre esistenze ordinarie su un differente piano percettivo. Occupiamo lo stesso spazio, pur senza esserne consapevoli.
Ad esempio anche la convinzione che tutte le anime seguano lo stesso percorso, finendo nello stesso luogo (Regno dei Cieli), o al più in due luoghi diversi (Paradiso e Inferno). Mentre ciascuna Anima segue un percorso che non è mai completamente sovrapponibile a quello di un’altra, nei tempi oltre che nei modi, perchè moltissimo dipende dai compiti che l’anima si era prefissa nella presente incarnazione, nel successo o meno che ha ottenuto nel realizzarli e soprattutto nel livello di consapevolezza che la personalità ha raggiunto al momento della dipartita. Questo livello dipende in massima parte dall’impegno spirituale profuso in vita.
Il lavoro pionieristico del dr. Wickland non è rimasto isolato. Di grande valore il lavoro svolto negli ultimi decenni da Edith Fiore e William J. Baldwin, entrambi psicologi clinici e terapeuti olistici, che hanno messo a punto tecniche specifiche per lo Spirit Releasement, la liberazione degli spiriti rimasti attaccati al campo energetico di un vivente. In realtà non c’è tradizione spirituale o religiosa che non contempli nel proprio corpus di conoscenza (ufficiale o meno) questo fenomeno: pensiamo ad esempio ai dybbuk dell’ebraismo oppure, in un ambito più ampio, ai jinn dell’islamismo e ai voladores dello sciamanesimo di Carlos Castaneda.
Quel che oggi leggiamo dalla letteratura sul tema è che la vastità di manifestazioni che possono correlarsi alla presenza di queste entità sarebbe enorme e secondo alcune esperienze non coinvolgerebbe soltanto il piano psicologico ma anche quello somatico. Da qui i pur sporadici casi di sollievo o sparizione di sintomi fisici dopo l’applicazione delle tecniche di liberazione:
«Un ragazzo presentava da tempo dei costanti tremori a una mano. [All’indagine emerse] la presenza di una entità maschile che gli si era attaccata in un negozio di liquori (…). [Dopo la liberazione dell’entità ] i tremori scomparvero immediatamente per non riapparire mai più.» (W.J. Baldwin)
Affrontare in modo risolutivo i fenomeni legati alla persistenza nel proprio campo aurico di queste presenze oscure è oggi compito di una nuova generazione di terapeuti dello Spirito, molto diffusasi nel mondo anglosassone, che devono possedere cuore saldo, mente aperta e animo limpido.
Come è facile immaginare, nè la psichiatria nè le psicoterapie hanno voluto far proprie le scoperte e gli strumenti elaborati da questi ricercatori.
Affrontare in modo risolutivo i fenomeni legati alla persistenza nel proprio campo aurico di queste presenze oscure è oggi compito di una nuova generazione di terapeuti dello Spirito, molti diffusasi nel mondo anglosassone, che devono possedere cuore saldo, mente aperta e animo limpido. Le metodiche poggiano in massima parte sulle pratiche ipnotiche, sebbene sia sufficiente un comune rilassamento.
E’ molto importante non attribuire a priori un intento malevolo a queste entità . Si tratta in massima parte di spiriti che si sono smarriti e non hanno trovato la strada per proseguire nel cammino evolutivo. La ricerca mostra che molto spesso sono affezionati al loro ospite, a volte sono addirittura convinti di proteggerlo dai pericoli del mondo.
Un altro errore da non farsi è pensare che la loro presenza sia denunciata soltanto da segnali estremi, o manifestazioni bizzarre. Non essendo demoni del male ma soltanto energie vitali inquiete in cerca di una dimensione, la loro presenza si svelerebbe spesso attraverso segni molto banali: un basso livello di energia psicofisica, piccole ansie persistenti, sintomi fisici senza una causa ovvia, problemi di memoria e di concentrazione, ecc.
Ma anche: dipendenze e atteggiamenti compulsivi, fobie, tristezza immotivata, problemi di relazione, insonnia persistente, allergie, disturbi del peso.
Ovviamente, per quanto suggestive siano queste ipotesi, qualunque disturbo fisico o psichico va riferito al proprio medico o psicoterapeuta/psichiatra per le valutazioni del caso.
La duplice contestuale liberazione nostra (dalla loro interferenza psicoemozionale) e loro (che finalmente possono entrare nella Gioia Perfetta) è un atto di grande Amore e Compassione, e dobbiamo enorme gratitudine ai ricercatori che hanno squarciato il velo di questo sottomondo e individuato, per mezzo dell’ipnosi, le strade per compiere questo prodigio.
Oltre agli earthbound, di cui abbiamo parlato in questo articolo, esistono molte altre entità che possono rimanere attaccate al nostro campo energetico.  In questo post ne parlo diffusamente.
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Quando sei vittima/carnefice di situazioni che vanno oltre, un articolo come questo ti può indicare un altro modo di approccio alla questione.
Purché non siano solo parole.
Come e dove effettuare uno Spirit Releasement in sicurezza ed efficacia?